L’etichetta sulla bottiglia è come la carta d’identità del vino: ne abbiamo già parlato in qualche post precedente.
Attraverso l’etichetta possiamo conoscere il nome del vino, la sua categoria, l’annata, la provenienza e le sue principali caratteristiche.
Tuttavia spesso, per riuscire a riportare tutte le informazioni principali e obbligatorie mantenendo linea e spazi puliti si sacrificano molte altre nozioni che potrebbero essere utili al consumatore.
La controetichetta serve proprio a riempire questa mancanza.
Si tratta di un’etichetta di pochi centimetri posta sul retro della bottiglia con lo scopo di riportare informazioni e nozioni aggiuntive sul vino.
Sulla contro-etichetta puoi trovare racconti sul vino, la storia dell’azienda, consigli per la degustazione, abbinamenti con il cibo, ulteriori dettagli e piccole note sull’uva che compone il vino che state bevendo.
Questo tipo di supporto tuttavia è spesso sottovalutato, in quanto c’è il luogo comune che “sull’etichetta ci sia tutto ciò che serve” invece, al contrario è utile perché permette di sfruttare uno spazio aggiuntivo per comunicare al consumatore approfondimenti sul prodotto, che nella parte frontale non hanno spazio. Inoltre il consumatore inesperto o chi non conosce il brand, ha la possibilità di conoscere l’azienda in modo più profondo e imparare in modo più coinvolgente a degustare il vino.
Una controetichetta di qualità si può trasformare non solo in un buon mezzo per fare comunicazione e marketing al prodotto e all’azienda, ma anche in un vero e proprio momento di relax e di piacere per chi sta bevendo il vostro vino.
Se sei alla ricerca di una controetichetta di qualità e in grado di coinvolgere in modo più profondo il consumatore, contattaci.
Add a Comment