Come Si Legge L'Etichetta Sui Cosmetici

Come si legge l’Etichetta sui cosmetici?

L’altro pomeriggio, ho incontrato la mia cara amica Monia, che mi ha raccontato di una serata passata a scoprire prodotti di bellezza. Mi ha però detto come spesso abbia difficoltà nel capire le etichette sui cosmetici; mi ha quindi chiesto qualche consiglio (“dato che tu lavori con le etichette”) per meglio comprendere la composizione del prodotto che sta utilizzando.

In uno dei precedenti post abbiamo parlato di quali sono le informazioni obbligatorie che devono essere riportate nelle etichette del vino  tuttavia anche i cosmetici hanno l’obbligo di riportare determinate informazioni utili al consumatore.

Nelle etichette dei cosmetici per legge, deve essere riportata la “ricetta” utilizzata per creare il prodotto. L’elenco degli “ingredienti” posto sulle etichette si chiama “INCI” (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) e riporta tutte le sostanze con cui è stato preparato il cosmetico. Questo particolare elenco, deve essere obbligatoriamente riportato su ogni prodotto estetico riportando gli elementi che possono irritare o provocare allergie, quelli che possono andare bene per chi è vegano, quelli dermocompatibili e quelli che rispettano gli animali.

Nell’Inci sono elencate tutte le percentuali delle sostanze presenti, in ordine decrescente. Il primo elemento elencato è solitamente l’acqua, presente per il 99%, mentre gli altri ingredienti elencati sono quelli utilizzati con minori quantità per la preparazione della ricetta.

Alcune regole utili per comprendere le scritte sono che le sigle latine (solitamente scritte in corsivo) rappresentano il nome botanico degli elementi presenti nel cosmetico che non hanno subito processi chimici, i composti semi o del tutto sintetici sono scritti in inglese, mentre i prodotti biologici e/o organici sono segnalati con asterischi.

I coloranti sono preceduti dalla sigla CI (Colour Index) e un numero. Nell’INCI sono inoltre segnalati l’eventuale utilizzo di profumi. Tutti i nomi che terminano in “xane” o “one”, indicano invece i siliconi sintetici, che servono per rendere il cosmetico maggiormente spalmabile e attraente per il consumatore.

Ogni etichetta infine deve riportare per obbligo sulla confezione la data di scadenza.

Le etichette per essere a norma di legge devono riportare molteplici informazioni utili a chi consuma il prodotto.

La creazione di un’etichetta conforme a tutte le prescrizioni e indicazioni di legge è un iter molto dettagliato e importante. Per questo è rilevante che tutto lo sforzo sia accompagnato anche da una fase di stampa delle etichette accurata. 

È importante che l’etichetta stampata sia ben leggibile e per questo noi di Impronta Digitale attraverso anni di esperienza possiamo garantire un’etichetta creata con alti standard di qualità, sia di materiali che di dettaglio di stampa.

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Che Cos'è La Stampa In Quadricromia

Che cos’è la stampa in quadricromia?

Quando oggi sentiamo parlare di stampa a colori, si sente spesso nominare la “stampa in quadricromia”, ma cos’è? Di cosa si tratta e che particolarità ha?

La stampa in quadricromia è una tipologia di stampa oggi molto utilizzata, che permette di stampare  un’immagine attraverso l’utilizzo di quattro colori. Il soggetto da stampare viene quindi scomposto in tre colori primari: rosso, ciano e giallo, con l’aggiunta del nero per arricchire l’immagine di dettagli e di contrasti. Questa stampa viene anche chiamata “CMYK”, ovvero: Cyan, Magente, Yellow e Key black proprio perchè utilizza la sovrapposizione di questi quattro colori base per riprodurre tutti gli altri.

Questa modello di stampa viene effettuato secondo il principio di sintesi sottrattiva ed è molto diffuso nei dispositivi quali plotter, stampanti e tipico soprattutto della stampa offset. Con la stampa in quadricromia, per ottenere la stampa del colore nero ad esempio, viene utilizzato il 100% di colore nero e lo 0% degli altri colori base, ottenendo, nel caso del testo, un colore d’impatto ed efficace.

Fino a qualche anno fa per realizzare questo tipo di stampa venivano utilizzati più macchinari di un solo colore, svolgendo la stampa di ogni singolo colore nei quattro passaggi. Oggi invece, grazie alle nuove tecnologie, stampare con i quattro colori base è possibile svolgendo un solo passaggio, rendendo così ancora più conveniente la stampa a quattro colori.

I colori stampati con la tecnica della quadricromia, grazie al principio sottrattivo, rappresentano un sottogruppo dell’ampia gamma e tonalità cromatica che l’occhio umano vede.

Questo vuol dire che non tutti i colori o sfumature cromatiche possono essere fedelmente stampate.

L’obiettivo della stampa a colori è di riuscire a stampare su carta qualsiasi tipo di gamma cromatica e colore che l’occhio umano riesce a vedere.

Il metodo di stampa in quadricromia riesce attualmente a riprodurre meno del 70% dei colori che vediamo. Per questo ad oggi, la tecnica di stampa a quadricromia è la più efficace e diffusa per la stampa a colori.